C’era un tempo in cui tutto era declinato al maschile.
Oggi, 21 agosto è la Giornata mondiale dell’imprenditore. Come ogni anno (e come per ogni giornata mondiale) lo scopo è quello di aumentare la sensibilizzazione verso il fare impresa, l’innovazione e la leadership in tutto il mondo. Il World Entrepreneurs Day è la giornata ideale per celebrare chi inizia un’attività o chi, come i fondatori di WHY Company, l’ha già iniziata.
Adesso (per fortuna) non bisogna più essere uomini per diventare imprenditori, basta avere una manciata di buone idee, qualche pizzico di lungimiranza, una buona dose di coraggio, professionalità e tanta, tanta passione!
Dettagli, sono loro a fare la differenza. Gli orecchini, la sciarpa, lo smalto, oppure il vestito: producono beni e servizi e sono donne. Disegnano etichette, accessori, packaging e propongono linguaggi alternativi per descrivere le loro idee. Questo e molto altro caratterizzano le scelte delle donne che si occupano di imprenditoria. Sanno bene che non dovranno dare nulla per scontato e quindi si impegnano per costruire il proprio percorso, ma soprattutto sanno a cosa puntare e impostano una strategia mirata per realizzare i loro obiettivi. Studiano, lavorano, ricercano e producono visioni attraversate da un’incredibile vena di freschezza, hanno un’idea di come si gestisce un’impresa bella e chiara e si impegnano per dare un tocco femminile alla storia delle imprese italiane.
Sono giovani e non, curiose e pronte a scambiarsi consigli, pareri e contatti, a fare sistema insomma. Sentono la competizione, certo, ma in modo positivo. Si tratta di donne di successo che incentivano altre donne, stimolando la crescita e il confronto continuo per mettersi alla prova e superare i propri limiti. Attraverso il mentoring, infatti, si costituiscono relazioni durature e proficue, attraverso un confronto aperto e onesto non solo tra generazioni diverse di donne, ma anche tra uomini e donne. Il desiderio è quello di non sentirsi sole, di farsi forza reciprocamente perché la condivisione e la contaminazione sono le fondamenta per costruire il futuro del lavoro.
Uno dei temi caldi di cui si sta parlando molto sia online che offline negli ultimi tempi riguarda proprio l’empowerment femminile, donne che invitano altre donne a raggiungere i propri obiettivi sia personali che di carriera. Resilienti, tenaci e pronte a mettersi in gioco, anche più degli uomini, sono le donne che guidano un milione e 340 mila imprese femminili, pari al 22% del totale, come emerge dal IV Rapporto sull’imprenditoria femminile, realizzato da Unioncamere. E negli ultimi 5 anni sono cresciute a un ritmo molto più intenso di quelle maschili: +2,9% contro +0,3%. Questo anche grazie a tutte le sovvenzioni statali agevolate o a fondo perduto pensate per promuovere l’imprenditorialità delle imprese che operano sul territorio nazionale, soprattutto start up e imprese innovative.
Si conferma peraltro il trend positivo ma ancora lento relativo alla dimensione media delle imprese al femminile, che sono più piccole, con 2,32 addetti contro i 4 del totale delle imprese.
In pratica parliamo di un andamento in sviluppo ma c’è ancora spazio per crescere, al momento infatti, soltanto un’attività su cinque è guidata da donne. Ma mai come oggi, le donne hanno avviato o stanno avviando nuove attività imprenditoriali di successo. È questa è una buona notizia sì, ma, restano ancora molti ostacoli per una piena realizzazione e uguaglianza.
Se è vero difatti, che con il tempo sempre più donne nel mondo decidono di diventare imprenditrici e lavorano per aprire la propria attività, non si può negare che devono affrontare maggiori ostacoli dei loro colleghi uomini per avviare e far crescere il proprio business.
In Italia la presenza femminile nelle giovani società innovative è addirittura più ridotta che nelle aziende. Eppure, alcune ricerche internazionali rivelano che le start up fondate anche da donne hanno una maggiore probabilità di ricevere investimenti rispetto a quelle costituite da soli uomini. E altri studi sostengono che le donne sono più adatte a individuare i bisogni del mercato e a coglierne le opportunità.
La strada per la parità di genere è ancora lunga, ma giornate come questa servono a sensibilizzare l’opinione pubblica, a cercare di scardinare alcuni vecchi schemi e a proporre delle sfide che fino a qualche anno fa sembravano spericolate ma che ora invece si stanno rivelando non solo vincenti, ma anche necessarie.
E quindi buona Giornata Mondiale dell’Imprenditore a tutti coloro che hanno deciso di intraprendere questo percorso! Oggi celebriamo le persone che decidono di mettersi in proprio e fare impresa. Festeggiamo i fondatori, i pionieri, gli startuppers, gli innovatori che ogni giorno lavorano duramente per creare progresso, ricchezza e benessere.
Noi di WHY Company non potevamo esimerci dal celebrare una giornata così importate! Da anni ci impegniamo quotidianamente a mettere in pratica gli ideali della nostra filosofia aziendale, per diffondere la cultura imprenditoriale, per promuovere la qualità e le competenze delle aziende italiane ed internazionali e sostenere tutte le attività che vogliono svilupparsi e consolidare la propria presenza sul mercato.
In questi anni abbiamo aiutato tante aziende a nascere e crescere e vogliamo continuare a supportare tutte le attività perché possano cogliere le opportunità che il networking e la formazione nell’innovazione digitale possono apportare al loro business.
E tu? Hai un’idea, ma hai bisogno di persone con delle competenze specifiche per realizzarla o hai già dato vita alla tua impresa, ma hai bisogno di un portafoglio clienti più ampio; ricorda che puoi sempre rivolgerti a noi. Puoi trovare il sostegno di cui hai bisogno in WHY Company. Contattaci per una consulenza gratuita.